Come pulire un tappeto macchiato

Nonostante ci siano molti problemi o inconvenienti in casa rispetto al tema della pulizia, questo contrattempo costituisce senza dubbio uno dei peggiori all'interno del nostro salotto.

Il tappeto è stato durante molti anni un complemento ideale di divani e tavoli anche se la presenza di bambini, adulti imprudenti e animali lo hanno reso uno dei più problematici dal punto di vista della pulizia.

La difficoltà principale è capire quale prodotto utilizzare a causa della grande varietà di tessuti che esistono. Conoscere questo dato è indispensabile per determinare quale sia il metodo di pulizia più appropriato.

Rapidità, una buona alleata per eliminare la macchia

Il tempo di reazione costituisce una delle chiavi fondamentali per salvare il nostro tappeto. Più rapidamente si agisce sulla macchia maggiori saranno i benefici ottenuti visto che se si aspetta troppo il prodotto versato può seccarsi e filtrarsi e diventa impossibile risolvere il problema. Innanzitutto dobbiamo raccogliere il liquido versato con stracci puliti o carta da cucina, dando piccoli colpi per favorirne l'assorbimento. Non è consigliabile tentare di raschiare o spazzolare la macchia e la migliore opzione è attendere che lo smacchiatore agisca sulla zona colpita. Qualunque sia la tipologia della macchia, infatti, l'azione di strofinare non farà altro che ingrandire il problema.

Tappeti di lattice, lana o fibre naturali

Uno dei maggiori inconvenienti dei tappeti di fibre naturali come la iuta o il sisal è che quando vengono lavati possono diminuire considerevolmente le proprie dimensioni. I tappeti di lana, invece, dovrebbero essere trattati con prodotti specifici altrimenti si rischia di danneggiare il tessuto, assorbendo così parte del colore originario. Per quelli di lattice è fondamentale evitare l'uso di prodotti solventi anche se nel caso in cui la macchia fosse molto piccola si possono applicare con cautela in piccole dosi.