L’organizzazione delle pulizie condominiali
Le pulizie condominiali rientrano nelle spese ordinarie insieme ad altre spese di manutenzione, come quelle dell’ascensore e del riscaldamento centralizzato. Ma come organizzarle?
Le pulizie condominiali sono uno dei motivi di discussione più accesa fra i condomini. Tuttavia seguendo le regole già esistenti si può decidere, di comune accordo, il da farsi. Per pulizia condominiale s'intendono tutte quelle operazioni come spazzare e lavare i pavimenti, i cortili, le cantine e dei vetri, che vengono svolte da un'impresa di pulizia o dagli stessi condomini.
La proprietà e la decisione
Le pulizie condominiali rientrano nelle spese ordinarie insieme ad altre spese di manutenzione come quelle dell'ascensore e del riscaldamento centralizzato. Innanzitutto bisogna ricordare che il codice civile, nell'art. 1117 afferma che:
Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari delle singole unità immobiliari dell'edificio, anche se aventi diritto a godimento periodico e se non risulta il contrario dal titolo: 1) tutte le parti dell'edificio necessarie all'uso comune, come il suolo su cui sorge l'edificio, le fondazioni, i muri maestri, i pilastri e le travi portanti, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni di ingresso, i vestiboli, gli anditi, i portici, i cortili e le facciate
In funzione di ciò, tutti i condomini devono contribuire alla manutenzione di queste aree. Di questo argomento si dovrà discutere nelle riunioni di condominio organizzate dall'amministratore.
Per attribuire spese e il peso del voto di ciascun condomino si utilizzano le tabelle millesimali allegate al regolamento. Qui vengono rappresentate le quote di proprietà di ciascun condomino basate sul rapporto fra il valore di ciascuna unità e quello dell'intero edificio che equivale a 1000. Nel caso del voto, quindi, si utilizzerà la maggioranza semplice, cioè i 500/1000 del valore dell'edificio. Se nella prima seduta non si raggiunge un accordo, la seconda sarà basata su un terzo dei millesimi, ossia 334/1000.
Scegliere il tipo di organizzazione: impresa di pulizie o fai da te?
L'assemblea condominiale deciderà dunque il tipo di pulizia, la sua organizzazione ma anche chi si occuperà di questo compito. Solitamente si delega la pulizia a una ditta specializzata che si dedicherà all'igiene delle aree comuni. Si può inoltre decidere per il fai da te, ossia per una pulizia a turni degli stessi condomini. In questo caso però è necessario il raggiungimento dell'unanimità nella riunione di condominio.
Nel caso delle spese comuni, infatti, le decisioni condominiali possono obbligare i singoli a partecipare. Nel caso del fai da te, invece, si entra nella sfera dei diritti individuali di ogni singolo condomino che non può essere violata dalle decisioni condominiali. Per questo è necessario non sottovalutare il consenso di ciascuno per evitare di avere problemi futuri.
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